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Aumentano le richieste per gli allineatori trasparenti anche per gli adolescenti, piacciono a grandi e piccini.
Ma quali sono le indicaizoni e le controindicazioni di questo trattamento ortodontico ad alta valenza estetica?
Intanto un pò di storia.
Il primo sistema degli allineatori trasparenti è stato inventato e sviluppato in California da Kelsey Wirth e Zhia Chishti due studenti di ingegneria
dell’Università di Stanford.
Messo sul mercato nel 1999, il sistema prevede la realizzazione di una serie di mascherine in materiale plastico che calzando in
maniera precisa (quasi come un sottovuoto, direi) spostano i denti nella posizione finale progettata, passando da step in successione che coincidono la la sostituzione delle mascherine
stesse.
Quanti allineatori servono per raddrizzare i denti?

Il numero di allineatori e quindi la durata del trattamento, dipende dalla situzione iniziale e dall’obiettivo del trattamento.
In fase iniziale si raccolgono una serie di informazioni cliniche (foto, impronte e radiografie) che permettono una prima progettazione del caso. Interviene a questo punto l’ortodontista che
modifica la proposta fino al raggiungimento del risultato virtuale ottimale.
A questo punto il programma calcola il numero di mascherine necessarie.
Come cambiano i tempi di trattamento?

Nei ragazzi e negli adolescenti il trattamento ortodontico non è solo estetica ma anche funzione.
Se si devono correggere delle malocclusioni i tempi di trattamento non differiscono tra trattamento fisso o allineatori: possono essere in entrambi i casi necessari 24 mesi di trattamento.
Inoltre non dimentichiamo che la natura non va a comando, esiste sempre la possibilità che un trattamento progettato anche alla perfezione richieda una modifica in corsa per ovviare a
problemi che emergono durante il percirso di cura e che potrebbero allungare i tempi.